È sempre sorprendente osservare quanto poco si conosca, nel mondo del digitale, degli strumenti e dei termini specifici che adoperiamo ogni giorno. Pensate allo smartphone: lo usiamo continuamente, ma quanti sanno davvero come funziona o cosa c'è dietro? Questa ignoranza porta all'uso scorretto o impreciso di termini, specialmente da parte dei media tradizionali, che sembrano spesso meno informati delle persone che dovrebbero informare. Il risultato? Confusione. O peggio, disinformazione.
Sta a noi, operatori del settore, fare un po' di chiarezza. La stampa, negli ultimi anni, sembra più interessata a inseguire l'hype che a fornire un'informazione corretta. (Nota: l'hype è quella sovraesposizione mediatica di un argomento, spesso pompata per attirare l'attenzione, senza badare troppo alla sostanza).
Qual è la Differenza tra un Imprenditore Digitale e un Imprenditore che Usa il Digitale?
La risposta è semplice: l'imprenditore digitale costruisce strumenti digitali.
Ecco alcuni esempi concreti:
- Mark Zuckerberg: imprenditore digitale, ha creato Facebook e Instagram.
- Elon Musk: imprenditore digitale, co-fondatore di PayPal e ora proprietario di X (ex Twitter).
- Jeff Bezos: imprenditore digitale, ha fondato Amazon.
- Larry Page e Sergey Brin: imprenditori digitali, creatori di Google.
- Emade: imprenditori digitali miei partner storici che sviluppano portali turistici.e applicazioni
- Io stesso, nel mio piccolo, sono un imprenditore digitale, focalizzandomi sulla parte tecnica.
In contrapposizione, chi vende prodotti online utilizzando piattaforme create da altri (come Shopify, Amazon o Instagram) non è un imprenditore digitale. È un imprenditore tradizionale che usa il digitale come strumento. Può usarlo per promuovere i propri prodotti sui social o per gestire il proprio business con software gestionali, ma non crea nulla di nuovo.
La Disinformazione dei Media
Questo argomento è stato trattato anche da Marco Camisani Calzolari, divulgatore e digital evangelist, che in un breve video (link al video) si è occupato di correggere termini usati in maniera errata e storture delle testate tradizionali, spesso alla ricerca di hype sul digitale si rivolge proprio ai giornalisti, evidenziando l'abuso dei termini e la confusione che generano.
L'Ipocrisia dei "Falsi Imprenditori Digitali"
C'è un altro aspetto singolare che merita attenzione. Molti di questi sedicenti "imprenditori digitali" utilizzano software per i loro siti web che, diciamocelo, non sono nemmeno performanti. Ora, mi chiedo: è possibile che chi si vanta di fatturare a sei zeri, con tanto di Lamborghini sui social, non senta il bisogno di avere una piattaforma propria? Una piattaforma che garantirebbe performance migliori, flessibilità e sicurezza?
Per curiosità, ho eseguito dei test e ho visto che le piattaforme in uso da alcuni big rispondono in 4/5 secondi, contro il tempo massimo di 2 secondi suggerito da Google e altri motori di ricerca per essere considerati di qualità.
Forse è più facile comprare l'hype che costruire qualcosa di concreto. Ma questo è il confine tra chi usa il digitale e chi il digitale lo fa.
Conclusione
Essere un imprenditore digitale significa costruire, innovare e portare valore attraverso il digitale. Tutto il resto è solo utilizzo di strumenti fatti da altri. E la differenza non è sottile: è abissale. Noi, del settore, lo sappiamo. Ma è tempo che anche gli altri inizino a capirlo.
Ok, siamo tecnici, ma penso che sia nostro dovere creare consapevolezza. Perché se non lo facciamo noi, chi lo farà?